Dante in arte
La mostra “Dante in arte” è stata fatta
per ricordare i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.
La mostra è a Bolzano dal 30 settembre fino al 28 ottobre 2021.
Dante Alighieri era un poeta e uno scrittore.
Dante è vissuto tanto tempo fa.
Ancora oggi Dante è molto famoso
perché ha scritto delle opere molto importanti.
Opere significa per esempio: libri e poesie.
L’opera più importante di Dante è la Divina Commedia.
La mostra “Dante in Arte” è stata organizzata per ricordare
i 700 anni dalla morte di Dante.
La mostra è stata organizzata dalla Società Dante Alighieri
e dall’Ufficio Cultura italiana della Provincia di Bolzano.
Tanti artisti italiani e stranieri hanno fatto dei quadri
ispirati alla Divina Commedia.
Ispirati alla Divina Commedia significa:
questi quadri raccontano di temi e personaggi
della Divina Commedia.
I quadri che le persone possono vedere alla mostra
vengono dalla collezione di Fulvio Vicentini.
Fulvio Vicentini è un fotografo e regista di Bolzano.
Fulvio Vicentini è anche uno studioso di Dante e si interessa di arte.
Le informazioni su 10 dei quadri sono state tradotte in lingua facile.
Dante è nato a Firenze nel 1265.
Dante veniva da una famiglia ricca.
Per questo ha potuto studiare in scuole molto famose.
I genitori di Dante sono morti quando lui era ancora un bambino.
Fin da bambino Dante voleva molto bene a una donna
che si chiamava Beatrice.
Beatrice è morta giovane e Dante ha sofferto molto per la sua morte.
Beatrice ha un ruolo molto importante anche nella Divina Commedia.
Oltre a essere un poeta Dante era anche un politico.
A quel tempo a Firenze alcuni gruppi politici erano in lotta tra loro.
Durante queste lotte politiche nel 1302 Dante è stato cacciato da Firenze.
Dopo Dante non è più potuto tornare a Firenze.
Questa cosa l’ha fatto soffrire molto.
Infatti Dante amava tantissimo Firenze.
Dopo essere stato cacciato da Firenze Dante ha viaggiato tanto per l’Italia.
Per esempio Dante ha vissuto a Verona e a Ravenna.
Tante famiglie nobili hanno ospitato Dante.
Le famiglie nobili erano famiglie ricche e potenti.
Nel 1321 Dante è morto di malaria.
Dante ha immaginato di fare un viaggio nell’oltretomba.
E nella Divina Commedia Dante racconta di questo viaggio.
Oltretomba significa:
per Dante le persone dopo la morte vanno nell’oltretomba.
L’oltretomba è diviso in:
- Inferno.
- Purgatorio.
- E Paradiso.
Il viaggio di Dante inizia all’Inferno.
Le persone che finiscono all’Inferno vengono punite e soffrono molto.
Poi il viaggio di Dante continua attraverso il Purgatorio.
Anche le persone che finiscono in Purgatorio soffrono.
Ma prima o poi queste persone potranno andare in Paradiso.
E il viaggio di Dante termina in Paradiso.
Il Paradiso è un luogo bellissimo dove Dante può vedere Dio.
Dante immagina di avere sempre qualcuno che lo accompagna
nel suo viaggio nell’oltretomba.
Il poeta latino Virgilio accompagna Dante all’Inferno e nel Purgatorio.
In Paradiso invece Dante viene accompagnato da Beatrice.
Nella Divina Commedia Dante parla di tanti temi diversi.
Dante racconta di persone che ha conosciuto nella sua vita.
E racconta anche di personaggi storici e mitologici.
I personaggi mitologici vengono descritti nei miti.
I miti sono delle storie.
Ma Dante usa la Divina Commedia
anche per raccontare della situazione politica del suo tempo.
E per parlare delle sue idee politiche.
Ancora oggi tantissime persone leggono e amano la Divina Commedia.
La Divina Commedia è stata tradotta in almeno 58 lingue.
La Divina Commedia è divisa in 3 parti.
Queste parti si chiamano: cantiche.
E ogni cantica è divisa in tanti capitoli.
Questi capitoli si chiamano: canti.
La Divina Commedia è molto importante per la lingua italiana.
Infatti al tempo di Dante quasi tutti i poeti scrivevano in latino.
Anche se le persone di solito non parlavano in latino.
Dante ha scelto di scrivere la Divina Commedia
nella lingua parlata dalle persone di Firenze.
Allora le persone a Firenze parlavano già in italiano.
Anche se l’italiano di allora era un po’ diverso da quello di adesso.
Poi la Divina Commedia è diventata molto famosa.
E così l’italiano usato da Dante nella Divina Commedia
è diventato sempre più importante in Italia.
L’italiano che parliamo oggi deriva dalla lingua usata da Dante.
Per questo tante persone oggi dicono:
Dante è un “padre” della lingua italiana.